La comunità digitale?

La nostra comunità sembra essere a proprio agio con il sistema digitale. Perfino la catechesi dei bambini permette incontri allegri e formativi. Perfino il corso fidanzati fa incontrare persone lontane che da altre nazioni seguono il percorso verso il matrimonio. La distanza fisica è annullata dalla vicinanza nello schermo. La preghiera serale di Avvento sarà così: nelle case tutte le famiglie potranno pregare su “La terrazza” incontrando altre famiglie, bambini, anziani, utilizzando la piattaforma con un click. Da domenica 15 novembre al 23 dicembre. Lo abbiamo già fatto in maggio con il rosario tutte le sere. Quindi siamo una comunità digitale! Sì e no. Non proprio completamente. Ci sono esperienze che non possono essere surrogate da Zoom. Per esempio l’incontro reale con Gesù nell’Eucaristia. Certo, la messa in streaming è sempre possibile, ma il Sacramento richiede una comunione in presenza. La dimensione digitale contiene quella attesa tipica dell’Avvento, di un incontro reale col Cristo: consideriamola provvisoria. Il desiderio di uscita dalla pandemia contiene l’attesa di salvezza tipica di questo stupendo tempo liturgico, carico di speranza.

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