Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani

“… Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto”. E’ lo slogan che la Comunità Monastica di Grandchamp (Areuse – Svizzera) ha scelto per la “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2021” e che la “Commissione Internazionale del Pontificio Consiglio dell’Unità dei Cristiani e dalla Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese” fatto proprio.
Annesso alla “Federazione delle Chiese Evangeliche della Svizzera”, questo gruppo di Suore (una cinquantina), nato negli anni ’30 del secolo scorso e provenienti da differenti confessioni religiose e da varie nazioni, è caratterizzato sia da un essenziale ed indifferibile cammino di riconciliazione tra i Cristiani (vocazione ecumenica), sia dal rispetto del creato. Già per questa loro ricca diversità, queste Religiose sono una parabola vivente di comunione. Fedeli alla vita di preghiera, di comunità e dedite anche all’accoglienza di visitatori motivati, queste Suore condividono la grazia della vita monastica con gli ospiti e con i volontari che si recano a Grandchamp per trascorrervi un periodo di ritiro, di silenzio, di ricerca, di guarigione e di significato.
Pronunciata nel contesto dell’ultima Cena, l’affermazione di Gesù - “… Rimanete nel mio amore” (Gv. 15, 9) ha il valore di un testamento, affidato ad ogni battezzato/ta. Gesù rimane nell’amore del Padre (Gv. 15, 10) e non desidera altro che condividere questo amore con noi: “… Vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto sapere tutto quello che ho udito dal Padre mio” (Gv. 15, 15b). Innestati nella “vite”, che è Cristo Gesù, il Padre diviene il vignaiolo che pota il discepolo/la perché crescano e portino frutto. E’ la descrizione di quanto avviene nella preghiera: il Padre è il centro della nostra vita, Colui che ci “ri-centra”, ci pota e ci rende un tutt’uno; e un’umanità resa tutt’uno, rende gloria al Padre. “Rimanere in Cristo” è un atteggiamento interiore che mette in noi radici nel tempo e che richiede uno spazio per crescere senza essere sopraffatto dalle sfide della vita.
“… Padre, ti prego, che tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me ed io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv 17, 21).

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