Questa domenica preghiamo per le vocazioni.

È un compito lasciatoci da Gesù: “Quanta messe! Pregate il Padre che mandi operai per la sua messe!” (Lc 10,2). Gli operai di cui si parla non sono solo i sacerdoti, anche se certamente è sotto gli occhi di tutti quanto bisogno ci sia di sacerdoti. Gli operai della messe sono uomini e donne che vivono insieme a Gesù, che cercano di ricordarsi che in ogni persona – soprattutto se bisognosa – c’è il volto di Gesù che chiama, e che crescono scorgendo la bellezza della sinergia tra la propria opera e l’azione dello Spirito santo. Solo se cresce nella comunità intera questo senso di collaborazione con Dio, potranno prendere forma le grandi scelte personali: le vocazioni, e tra queste tante nuove vocazioni al sacerdozio, tanti nuovi matrimoni, tante nuove consacrazioni speciali.
In un mondo in cui ciascuno sembra dover decidere da solo, nessuno più sa fare grandi scelte per la vita, manca il coraggio che è proprio di chi si scopre accompagnato, sorretto e chiamato per nome da Dio.

Cogliamo allora dal motto dei diaconi prossimi all’ordinazione sacerdotale uno spunto: “camminate nell’amore”. Far crescere la propria vocazione non è adeguare la propria vita a un traguardo di vita futura (sacerdozio, matrimonio ecc..), ma scegliere giorno per giorno di camminare con Dio, e scegliere la strada migliore per non staccarsi dai Suoi passi, in una comunità che ne è segno. Allora pregare per le vocazioni è pregare che la nostra comunità cresca nell’amore, per poter essere un terreno fertile di grandi scelte vocazionali.