Solennità del corpo e del sangue del Signore

Liturgicamente parlando, questa settimana è stata caratterizzata dalla celebrazione della “Solennità del Corpo e del Sangue del Signore”, una festa che affonda le sue radici in Belgio, nella Diocesi di Liegi, verso la metà del secolo XIII.

Il Papa di allora, Urbano IV (1195 ca. - 1264), aveva accolto l’accorata richiesta della Beata Giuliana di Cornillon (1191/1192 – 1258), Priora agostiniana del convento di Mont Cornillon, di istituire la “Festa del Corpus Domini”, perché desse visibilità alla “… Reale presenza di Cristo nell’Eucaristia” (verità di fede sancita durante il IV Concilio Laterano nel 1215), sia perché questa celebrazione non era ancora presente nel Calendario Liturgico, sia soprattutto perché potesse essere ravvivata la fede dei fedeli. Inizialmente detta Celebrazione sarà proposta alla circoscrizione di Liegi; successivamente sarà estesa a tutta la Cristianità, fissandone la data il giovedì dopo l’ottava della festa liturgica della Trinità.

Quanto necessario è per tutti noi risentire la voce di Gesù che, come allora nel Cenacolo, ci dice: “… Questo sono io per voi! Fate questo in memoria di me” (1 Cor. 11, 24b.25b).

Scrive Papa Francesco: “Questa celebrazione risale al gesto e alla volontà del Signore. Nel suo Corpo dato e nel suo Sangue versato riconosciamo il Sacramento dell’unità della Chiesa. L’Eucaristia è segno della presenza di Gesù, il dono della sua vita è per tutti; nell’Eucaristia noi facciamo esperienza della Nuova Alleanza, che realizza in pienezza la comunione tra Dio e noi. Siamo assimilati a Lui, riceviamo in noi il suo amore non per trattenerlo gelosamente, ma per condividerlo con gli altri. L’Eucaristia è una presenza che, come fuoco, brucia in noi gli atteggiamenti egoistici ed accende il desiderio di farci anche noi, in unione con Gesù, pane spezzato e sangue versato per i fratelli”.

× Attenzione! Testo dell'errore