IL TRONO DEL SERVIZIO

IL TRONO DEL SERVIZIO

 Oggi festeggiamo Cristo Re dell’universo, che potremmo definire la nostra festa patronale.

La solennità di Cristo Re è nell’ultima domenica dell’anno liturgico, quasi a sintetizzare il cammino di tutto l’anno in un’unica, grande esclamazione: Cristo, il Dio fatto uomo (Avvento e Natale), che ha abitato la nostra Terra (tempo Ordinario), ci ha amati fino a dare la vita per noi, per poi risorgere (Quaresima e Pasqua), e con il dono del suo Spirito (Pentecoste) abita la storia dell’uomo (tempo dopo Pentecoste) facendo della Chiesa il suo corpo (Dedicazione del Duomo), è in definitiva il nostro Re, colui senza del quale la nostra esistenza non può reggere, non può stare in piedi, crolla.

In questo giorno, abbiamo anche la gioia di accogliere ufficialmente come nostro parroco don Renato. A prima vista, potremmo vedere il contesto in termini trionfali: come Cristo è il nostro Re, così i sacerdoti ne sono i vicari, poniamoli sul trono, incoroniamoli e consideriamoli quasi dei superuomini.

Curioso, però, che tra tutti i titoli che troviamo per Gesù nei Vangeli, quello di Re compaia poche volte, e soprattutto usato in senso dispregiativo da chi lo ha crocifisso. Gesù si manifesta pienamente re proprio quando umanamente sembrerebbe il contrario. La sua corona è di spine, il suo trono una croce, la sua legge l’amore fino alla morte, il suo stile di vita quello dell’umile servo. È bello accogliere un parroco nella festa di Cristo Re, perché ci ricorda che il ministero del parroco trova il suo senso nel partecipare al servizio di Gesù, nell’accompagnare ciascuno ad avere come unico re Cristo, a seguirne la legge, a regnare con lui nella carità.

Don Renato, grazie per questa testimonianza e per il tuo sì. Con l'aiuto di Dio, possa tu raccogliere molto frutto da chi ti ha preceduto, e spargere ancora abbondante il buon seme del Vangelo in mezzo a noi.











 

× Attenzione! Testo dell'errore