Il cammino della comunione

Riprendiamo la stampa del nostro settimanale parrocchiale, e all’inizio di quest’anno val la pena soffermarsi nuovamente sul suo nome: Koinonia, comunione.
La domenica odierna ci presenta il vangelo delle nozze di Cana, nel quale si vedono varie forme di Koinonia più o meno piena. C’è la koinonia degli sposi, che non vengono nemmeno nominati: è il livello delle nostre famiglie e delle relazioni personali, che spesso viviamo in modo tanto abitudinario da dimenticarci il grande dono che sono e la loro
origine in Dio.
C’è la koinonia delle persone invitate alle nozze, che hanno un legame più o meno stretto con gli sposi, a volte anche poco personale e molto di circostanza (lo stesso Gesù e i discepoli sembrano alla festa quasi per caso). È il tipo di koinonia che spesso respiriamo nella comunità parrocchiale, radunata in festa o nelle proposte di oratorio.
Una comunione che ha un’origine su cui fondarsi, che però spesso è nascosta da qualche motivazione più immediata: la voglia
di stare insieme, la possibilità di banchettare o di giocare, la curiosità ecc…
C’è la koinonia di Gesù con sua madre, una unità che anche dalla differenza di vedute si rinsalda per far crescere nella “comunione di circostanza” una novità che porta frutto senza cercare visibilità. È la comunione della amicizia vera, che non si ripiega sulla propria
abitudine, ma dalla gratitudine condivisa trova le energie e il coraggio per incontrare
tutti, per proporre, per coinvolgere nella stessa gioia.
E poi ci sono i discepoli: la loro koinonia, nel corso di questo brano come lungo tutto il Vangelo, è un percorso. Inizialmente presenti in modo generico tra gli altri invitati e con un legame tra loro che sembra abitudinario, attraverso la koinonia di Gesù e Maria sono guidati ad aprire gli occhi, a ritrovare in Gesù ciò che li ha affascinati e uniti, facendo insieme un percorso di fede e di vita, superando l’abitudine e gli schemi. Andranno poi in tutto il mondo, e saranno uniti pur se lontani, creativi perché ben radicati, coraggiosi e liberi perché legati a Gesù.
All’inizio di questo anno e in vista della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, le nozze di Cana ci aiutano a riprendere il nostro cammino di comunione insieme ai discepoli, ritrovando la sua sorgente e il suo motore: la presenza tra noi di Gesù.

× Attenzione! Testo dell'errore