Claudia e l'associazione GRATIS

Valorizzare il tempo libero delle persone con disabilità

Gratis: siamo tutti diversi ma tutti uguali

Claudia Miccolo, dal 2003, presiede l’associazione


Tutto comincia nel 1997 con il percorso di preparazione alla Cresima, “da grande”, intorno ai vent’anni, iniziato al Redentore «senza troppa convinzione, per poter fare la madrina», che la porta invece a «incontrare le persone giuste, cominciando da don Piero», avvicinarsi alla parrocchia e accogliere la proposta di un servizio che la accompagna ancora oggi - che è sposata e ha tre figli - e senza il quale non si immagina. Claudia Miccolo è la presidente dell’associazione Gratis, nata nel 2003 sul solco di un’esperienza già consolidata negli anni precedenti, finalizzata a raccogliere in un gruppo i ragazzi disabili del quartiere, offrire loro opportunità di condivisione e proposte per il tempo libero.


«Il gruppo nel 2003 è diventato associazione per essere riconosciuto anche di fronte alle istituzioni», in particolare con l’obiettivo di ottenere uno spazio gratuito in acqua, presso la Piscina Bacone, «cosa che non è stata per niente facile, abbiamo lottato nel vero senso  della parola». Oggi, le attività di Gratis prevedono due appuntamenti settimanali (lunedì e sabato) e «non c’è scena più bella che vedere una persona immobilizzata in carrozzina libera in acqua di poter muovere ogni singolo muscolo». Il giovedì e il venerdì nel tardo pomeriggio ci si trova in oratorio per tenersi compagnia, giocare, mangiare una fetta di torta -
«siamo dei mangioni» - e il giovedì partecipare alla messa dei giovani, che coinvolge in prima persona i ragazzi. C’è poi un “evento extra” ogni mese, nel quale si esce, di solito senza le famiglie - «è un servizio anche per loro, che hanno la possibilità di avere un momento libero per prendersi cura di sé». La “gita” annuale, di alcuni giorni, di solito in occasione del ponte del 25 aprile o del 1° maggio, «è un momento che consiglio sempre a tutti i volontari, prezioso per capire il mondo della disabilità, mettersi nei panni delle famiglie, entrare nella semplicità del vissuto, che poi è ciò che ti riconduce anche alla vita spirituale: noi milanesi viviamo in questo mondo frenetico, questi giorni servono per rallentare e capire quali sono le cose essenziali per vivere, avere il sorriso sulle labbra, capire l’importanza dei piccoli gesti, che ci sfugge nella nostra routine».


«Siamo sempre in cerca di nuovi volontari, ai quali viene chiesta la disponibilità di un appuntamento a settimana». Oggi sono circa 30, si va dai 70enni ai 18enni, con un bel rapporto di collaborazione con le scuole: «è bello veder rimanere un volontario che arriva con l’obiettivo di ottenere un credito scolastico e poi prosegue perché capisce qual è lo scopo reale».

I ragazzi entrano nel gruppo in seguito ad un incontro conoscitivo con la famiglia. Le attività in piscina non hanno limite di età (i posti, per ovvie ragioni, sono limitati); i pomeriggi in oratorio, invece, sono pensati solo per chi ha più di 18 anni, perché «ci aspettiamo negli anni precedenti che bambini e adolescenti vengano accolti come tutti i coetanei nelle attività che già ci sono in parrocchia:
scout, catechismo, etc». Senza distinzione, quindi, e valorizzando la diversità, che è poi - mi conferma Claudia con entusiasmo - la filosofia di
Gratis: «Siamo tutti diversi ma tutti uguali. Nel nostro gruppo c’è mutuo aiuto in tutto. I ragazzi tra di loro si aiutano, così come i volontari tra di loro e poi tutti insieme. Questo è bello, vedere il mutuo aiuto tra tutti: un valore aggiunto che sono contenta di aver fatto conoscere anche ai miei figli».


Intervista di Marco Lombardo




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