Unita, Libera, Lieta

Lo scorso 8 settembre si è aperto l’anno pastorale della diocesi, come sempre avviene in concomitanza della Natività di Maria, cui è dedicato il nostro Duomo. Il vescovo ha introdotto la proposta rivolta a tutta la Chiesa ambrosiana, che quest’anno desidera riconoscersi come una realtà “unita, libera e lieta”, percorrendo la “via dell’amicizia”. Queste parole accompagnano anche il nostro inizio di anno. In questi ultimi mesi (da un paio d’anni in realtà), la nostra comunità si sta confrontando con molti aspetti di novità, e potremmo pensare che questo sia male, sia una sfortuna o una prova nel senso pesante del termine. Il cambio di sacerdote in oratorio, la prospettiva di una comunità pastorale con altre parrocchie vicine, l’allargamento del decanato e ora il cambio anche del parroco, il tutto in un contesto non semplice e segnato ancora dal Covid19. Ma in realtà la novità con cui dobbiamo confrontarci sempre è un’altra: è la novità della presenza di Cristo tra noi, vivente, risorto. Ogni situazione che porta un cambiamento nella nostra vita è un invito a nozze, che dobbiamo affrontare come le vergini prudenti, con l’attenzione e la prontezza di chi vuole incontrare lo Sposo. Ogni situazione di abitudine, pesantezza e scontatezza chiede di essere rinnovata dalla presenza di Gesù, che sa fare nuove tutte le cose. In questo dobbiamo non abbassare lo sguardo con paura e tristezza, ma tenerlo fisso su di Lui, innalzando i nostri cuori (come acclamiamo ad ogni eucaristia). La via dell’amicizia con Gesù è la via che ci può unire, liberare e allietare. Ringraziamo per tutto quello che abbiamo condiviso con don Natale, e accogliamo don Renato perché anche con lui possiamo camminare sulla via dell’amicizia, tra noi e in Cristo.

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