ADULTI E BAMBINI: STESSE DOMANDE, DIVERSE RISPOSTE - Parte II

La riflessione di don Ronel per questi momenti complicati - Parte II

Cari ragazzi,

la scorsa settimana abbiamo un poparlato di questa strana situazione che stiamo
vivendo cercando di paragonarla ad un videogioco in cui tutti noi possiamo essere i protagonisti
impegnati nella lotta nei confronti di questo nemico invisibile ma pericoloso: il virus Corona. Ci
dicevamo che l
unica arma che sembra funzionare è lo stare in casa. Ebbene, cosa fare allora in
casa? Non poter uscire per tanto tempo non è facile per nessuno perché ad un certo punto ci si
annoia e non si sa più cosa fare (e questo vale anche per i grandi!). Bisogna allora usare la
FANTASIA. Questa è la prima parola magica di questa settimana
...Fantasia! Inventate storie,
giochi, racconti e poi diteli ai vostri genitori. Giocate con loro, approfittate del fatto che alla sera
siete tutti in casa per fare qualcosa insieme. Chiamateli, invitateli a giocare con voi!


La seconda parola magica è AIUTO. Stando a casa avete la possibilità di aiutare le vostre mamme
in qualche piccolo
lavoretto: apparecchiare la tavola, sparecchiare, rifare il vostro letto. Piccoli
gesti ma che vi aiuteranno a passare il tempo e a rendere felici i vostri genitori.

Allora forza, rimbocchiamoci le maniche! La sfida contro il virus Corona dobbiamo vincerla noi!!!




Cari genitori,

la scorsa settimana ho presentato alcuni rischi che vedo molto concreti in questo
tempo: la paralisi davanti alla novità, lo sguardo
avvelenatoche vede negli altri possibili
minacce anziché persone da amare, la sfiducia nel futuro.

Vorrei oggi proporvi alcuni ANTIDOTI per ciascuna di queste malattie spirituali al tempo del
corona virus. Davanti alla paralisi, combattiamo con la prudenza. Non è bene rimanere bloccati
in una situazione così, rimanere inermi. La paralisi ostacola, non aiuta. Occorre piuttosto darsi da
fare, per quello che si può, con prudenza, valutando bene le conseguenze delle nostre azioni.


Per guarire, invece, lo sguardo sugli altri, proviamo non tanto a guardarli... ma a chiamarli.
Facciamo tante telefonate! Facciamo fare gli straordinari agli operatori telefonici! Chissà quante
persone aspettano di essere contattate, anche solamente per 5 minuti. Un gesto piccolo, ma che
può rallegrare la giornata di qualcuno.


Infine la sfiducia. Questa è forse la malattia peggiore di questo tempo, capace di distruggere tutto.
Qui interviene, allora, la preghiera. Rivolgiamo le nostre domande, le nostre suppliche al Signore!
E
vero, attualmente sembra che il Signore stia dormendo, ma non dimentichiamo ciò che Lui
stesso dice ai suoi discepoli quando, presi dal panico per la tempesta, lo svegliano:
Perché siete
così paurosi? Non avete ancora fede?
. La situazione è drammatica ma il Signore ci promette che
nulla potrà mai separarci dal suo amore. Noi siamo suoi, qualunque cosa accada. Preghiamolo,
affidiamoci a Lui e il suo Spirito ci darà la forza di affrontare questa emergenza.


Con la speranza di poterci rivedere presto dal vivo, affido al Signore tutte le vostre famiglie.
Buona domenica!




don Ronel 

× Attenzione! Testo dell'errore